[1600-1700 circa]
Abbeveratoio per animali ricavato da un tronco di castagno di Viù, Valli di Lanzo, databile al 17. secolo.
Il castagno (Castanea sativa), un albero appartenente alla famiglia delle Fagaceae e al genere Castanea, è una delle più importanti essenze forestali dell'Europa meridionale, in quanto ha riscosso, fin dall'antichità, l'interesse dell'uomo per i molteplici utilizzi. Oltre all'interesse intrinseco sotto l'aspetto ecologico, questa specie è stata largamente coltivata, fino ad estenderne l'areale, per la produzione del legname e del frutto. Quest'ultimo, in passato, ha rappresentato un'importante risorsa alimentare per le popolazioni rurali degli ambienti forestali montani e, nelle zone più fresche prealpine, d'alta collina, in quanto erano utilizzate soprattutto per la produzione di farina di castagne. Come dettaglio ricorrente nel paesaggio rurale e strettamente correlato alla civiltà contadina, il castagno è frequentemente citato nella letteratura, in genere come elemento di sfondo del contesto specifico o, talvolta, come oggetto specifico dell'opera. Il carattere di rappresentatività del castagno come elemento paesaggistico o della civiltà rurale lo ha portato anche ad essere raffigurato come soggetto nella pittura. Riferimenti bibliografici: - Tuttifrutti : viaggio tra gli alberi da frutto mediterranei, fra scienza e letteratura / Giuseppe Barbera. - Sansepolcro : Aboca, 2018.
Piemonte, Valli di Lanzo, Viù, Vasche
1 abbeveratoio 71 x 194 x 60 cm
Manufatti (in generale)
OG383
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino