2001 [stampa]
Stampa a contatto da negativo originale. Per il negativo corrispondente, cfr. neg. b/n su vetro 13 x 18 cm, collocazione 2.3.60/III/001 v
Data attribuita in base all'iscrizione presente sulla custodia
La stampa rappresenta una frazione di Chiomonte (Cimon in piemontese, Cháumount in occitano e Chaumont in francese), comune italiano di 887 abitanti della città metropolitana di Torino, e che trova in Val di Susa. Chiomonte sorge a 750 m s.l.m. sulla riva destra della Dora Riparia, a circa 60 chilometri ad ovest da Torino, in alta Val di Susa. Il comune è sovrastato dal massiccio dell'Ambin che raggiunge la sua massima elevazione nella Rocca d'Ambin (3.377 m). Nel territorio comunale rientrano anche le due frazioni di Ramats, a 1000 metri s.l.m. sul versante sinistro della Dora, e Frais, a 1500 metri, centro sciistico e di villeggiatura estiva. l nome deriva dall'antica denominazione Caput Montium (o anche Calcis Mons, quest'ultima per via di certe cave di calce che vi si trovavano nel territorio) o Caumontium. Cfr. Gian Vittorio Avondo e Marco Comello, Frontiere contese tra Italia e Francia, Torino, Edizioni del Capricorno, 2012, ISBN 978-88-7707-160-6. p. 86; Michele Ruggiero, Storia della valle di Susa, Alzani Editore, Pinerolo (TO), 1998, ISBN 88-8170-040-9, p. 19.
Francesco Ravelli (Orlongo 1885 – Torino 1985) detto “Cichìn” cominciò la carriera alpinistica nel 1906 con la salita alla Punta Gnifetti, coltivando contemporaneamente l’hobby per la fotografia, che gli consentì di lasciare ricca documentazione delle sue salite e della loro preparazione. Non solo ripetitore di grandi vie, ma anche scopritore di itinerari nuovi, nel 1909 iniziò il lungo sodalizio con i fratelli Gugliermina, con i quali effettuò numerose prime. Socio CAI di Torino fu ammesso nel CAAI nel 1911, dopo la traversata del Cervino con il fratello Zenone e il cugino Luigi. Attivo fino in tarda età, fu autore di “prime” di importanza storica, tra cui: Monte Bianco per la cresta integrale dell’Innominata con variante diretta; cresta sud ovest dell'Aiguille de Leschaux; Mont Blanc du Tacul dal gran canalone nord-est; Grandes Jorasses dalla cresta des Hirondelles e dalla cresta di Pra Sec; Aiguille de Trélatête dalla parete nord est; Picco Gugliermina; Lyskamm occidentale dalla parete sud; Tagliaferro dalla parete nord; Gr. Arolla dalla parete sud-sud est. I fratelli Ravelli convertirono l’officina meccanica, impiantata a Torino dal padre, in negozio di articoli sportivi con annesso laboratorio di attrezzi alpinistici in Corso Ferrucci 70, da cui uscirono i bivacchi prefabbricati, conosciuti come bivacchi Ravelli. Cfr. Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani, a cura del Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi Cai Torino; schede e selezione dei nomi a cura di Roberto Mantovani, Torino : Giulio Bolaffi editore, 2002, p. 70; Enciclopedia della Valle d'Aosta, Pietro Giglio, Oriana Pecchio, Bologna : Zanichelli, 2005, pp. 337-338; Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001
Sentieri, Vegetazione, Borghi, Alberi, Legno, Chiomonte, Pietre, Case, Muri, Foglie, Recinti
1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 12,5 x 17,5 cm
Stampa fotografica
F7029
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino