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Verso la fine del Seicento, con motivazioni inizialmente militari, il nobile valdostano Philibert Amedée Arnod esplora valichi e montagne della Valle d'Aosta, annotando un’imponente avanzata dei ghiacciai. Le sue relazioni, conservate presso l’Archivio di Stato di Torino, preziosissime per gli studiosi delle variazioni climatiche, sono alla base, insieme ad alcuni documenti d’epoca, della rigorosa ricostruzione cinematografica che si conclude con il tentativo di raggiungere, nel 1689, il Col Major, l’attuale Colle del Gigante, nel gruppo del Monte Bianco.