[1910-1942 circa]
Sacco a pelo di colore marrone, interno di lana, esterno di cotone, due stecche di ferro reggono i cappuccio e due bottoni consentono la chiusura.
Donazione di Piero Ghiglione (1883-1960), protagonista dell’alpinismo extraeuropeo. Laureatosi in ingegneria a Torino, si avvicinò presto alla montagna praticando lo sci e lo sci alpino, di cui può essere considerato uno dei fondatori insieme con Rivera e Mezzalama. Trasferitosi, per ragioni di lavoro, prima in Svizzera poi in Germania, si specializzò nel pattinaggio su ghiaccio e nello sci, pubblicando diversi articoli al riguardo sulla Rivista mensile del Club alpino italiano. La vera e propria passione per le scalate si manifestò nel 1913, allorché prese parte a una spedizione nel Caucaso, raggiungendo con van der Plüg e Lutschkov la vetta del Kasbek. Abbandonata la professione di ingegnere, si dedicò a tempo pieno all'alpinismo, sviluppando un'attività davvero eccezionale sia sotto il profilo geografico-esplorativo, sia per la sua amplissima durata. Negli intervalli tra una spedizione e l'altra in varie parti del globo si allenava sul Bianco avendo come compagni di cordata Gervasutti, Boccalatte, Chabod e Ravelli. Con loro aprì alcune nuove vie tra cui, nel 1947, la parete ovest sul ghiacciaio del Bianco; nel 1948, la parete sudovest del Pic de la Brenva, la parete est del Maudit e la direttissima da sud delle Grandes Jorasses; nel 1951, la cresta est dell'Aiguille de l'Aigle e la parete sudovest dell'Aiguille de Savoye; nel 1956 affrontò pure il Tour des Jorasses e l'Aiguille Marbrée (http://www.treccani.it/enciclopedia/piero-ghiglione_(Dizionario-Biografico)/).
Sacchi a pelo
1 sacco a pelo 198 x 60 x 40 cm
Manufatti (in generale)
OG708
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino