1980
Supporto primario : verso : timbro a inchiostro e iscrizioni a inchiostro : didascaliche, documentarie e indicazione di responsabilità. Supporto secondario : recto : iscrizioni : a matita : didascaliche e documentarie.
La stampa fa parte della sottoserie: Monte Bianco (catena) area 1- Aiguille des Glaciers, Monte Bianco, Aiguille Noire de Peuterey, Aiguille Blanche de Peuterey, Bacino della Brenva, Monte Bianco, M.B. Versante Bossons, Aiguille du Gouter, Dômes de Miage. Cc. 1-2-3, n.1-96.
Cfr la variante: Simbolico e concreto : le linee di roccia e di ghiaccio di Lino Marini / a cura di Enrico Camanni, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sezione di Torino, 1999, p.38.
Aiguille Noire de Peuterey, 3773 m IGM. Poderosa guglia di roccia dal profilo ardito, una tra le più famose delle Alpi. Convergono verso la cima tre creste. La orientale, che alla base si rialza a formare il Mont Noir; la meridionale, irta di torri, che scende al Col des Chasseurs e prosegue al Mont Rouge; la nord-nord ovest si abbassa ripida alla Breche S des Dames Anglaises. Il nome deriva dal confronto con la vicina Aiguille Blanche coperta di neve, ma anche dal colore dominante delle sue rocce in gran parte coperte da licheni scuri. 1.ascensione: Lord Wentworth con Emile Rey e Jean Baptiste Bich, 5 agosto 1877. 1.invernale: H. Hoerlin, Erwin Schneider, H. Schröder, 16 marzo 1929. Dames Anglaises: cinque punte aguzze e slanciate, raggruppate sulla cresta fra l'Aiguille Blanche e l'Aiguille Noire de Peutérey. Quattro sono allineate sulla cresta: a nord, sola, l'Isolée, separata dalla Brèche centrale dal trio Punta Casati-Punta Castelnuovo-Punta Jolanda. La Punta Cretier si alza invece a nord est della Casati, a fianco della cresta. Una volta chiamate Demoiselles Anglaises. Brèche nord des Dames Anglaises: 1 ascensione da sud ovest: G.B. e G.F. Gugliermina, F. Ravelli 23 agosto 1914. Prima traversata (Freney-Brenva): Bruno Crepaz, Silvia Metzeltin, Paolo Pozzi 25-26 luglio 1960. [da Monte Bianco, vol. I / Gino Buscaini, Milano : Club alpino italiano : Touring club italiano, 1960, serie: Guida dei monti d'Italia, 1994, pp.267-269, 275].
Lino Marini nacque a Cuneo nel 1924. Alla sua attività di professore ordinario di Storia moderna (presso le Università di Torino, Urbino e Bologna), ha affiancato un lavoro fotografico dedicato a temi quali il Massiccio del Monte Bianco, acque, rocce, ghiaccio, granito, soggetti naturali in genere. Suoi contributi critici sono inclusi nei numeri 2 e 4 (1985) di Fotologia (Alinari). Nel 1987 ha ideato l'Archivio fotografico dell'Università di Bologna, che ha gestito fino al 1997. Morì nel 2005 a Bologna. [da Simbolico e concreto : le linee di roccia e di ghiaccio di Lino Marini / a cura di Enrico Camanni, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sezione di Torino, 1999, p.17].
Paesaggio, Valdigne, Italia, Valle d'Aosta, Monte Bianco, Alpi Graie, Aiguille Noire de Peutérey, Les Dames Anglaises
1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 29,6 x 20,7 cm, supporto secondario 40 x 30 cm
Stampa fotografica
F21080
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino