[Cervino] Francesco Ravelli

AUTORE:
Ravelli, Francesco ( Fotografo )
DATA:

[1920-1930]


Per la stampa su carta corrispondente confrontare collocazione 2.1.764/VIII/016

Data attribuita attraverso il confronto bibliografico. cfr. Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001

Francesco Ravelli (Orlongo 1885 – Torino 1985) detto “Cichìn” cominciò la carriera alpinistica nel 1906 con la salita alla Punta Gnifetti, coltivando contemporaneamente l’hobby per la fotografia, che gli consentì di lasciare ricca documentazione delle sue salite e della loro preparazione. Non solo ripetitore di grandi vie, ma anche scopritore di itinerari nuovi, nel 1909 iniziò il lungo sodalizio con i fratelli Gugliermina, con i quali effettuò numerose prime. Socio CAI di Torino fu ammesso nel CAAI nel 1911, dopo la traversata del Cervino con il fratello Zenone e il cugino Luigi. Attivo fino in tarda età, fu autore di “prime” di importanza storica, tra cui: Monte Bianco per la cresta integrale dell’Innominata con variante diretta; cresta sud ovest dell'Aiguille de Leschaux; Mont Blanc du Tacul dal gran canalone nord-est; Grandes Jorasses dalla cresta des Hirondelles e dalla cresta di Pra Sec; Aiguille de Trélatête dalla parete nord est; Picco Gugliermina; Lyskamm occidentale dalla parete sud; Tagliaferro dalla parete nord; Gr. Arolla dalla parete sud-sud est. I fratelli Ravelli convertirono l’officina meccanica, impiantata a Torino dal padre, in negozio di articoli sportivi con annesso laboratorio di attrezzi alpinistici in Corso Ferrucci 70, da cui uscirono i bivacchi prefabbricati, conosciuti come bivacchi Ravelli. Cfr. Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani, a cura del Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi Cai Torino; schede e selezione dei nomi a cura di Roberto Mantovani, Torino : Giulio Bolaffi editore, 2002, p. 70; Enciclopedia della Valle d'Aosta, Pietro Giglio, Oriana Pecchio, Bologna : Zanichelli, 2005, pp. 337-338; Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001.

Il negativo raffigura il Cervino, montagna che fu scalata per la prima volta da Francesco Ravelli nel 1911. cfr. Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001, p. 162. Terza vetta italiana per altitudine, è situato nelle Alpi Occidentali, nella sezione alpina delle Alpi Pennine, nella catena Catena Bouquetins-Cervino, all'interno delle Alpi del Weisshorn e del Cervino, lungo il confine tra Italia e Svizzera, a ovest del massiccio del Monte Rosa, a est del Grand Combin e a sud-ovest del Massiccio del Mischabel. La prima ascensione del Cervino fu eseguita da Francis Douglas, Robert Hadow, Charles Hudson ed Edward Wimper, tenace animatore dell’impresa, con le guide Michel-Auguste Croz, Peter Taugwalder padre e figlio il 14 luglio 1865 per la cresta NE. Durante la discesa avvenne la nota tragedia, in cui morirono Croz, Douglas, Hadow, Hudson. Prima salita invernale: Vittorio Sella con le guide Jean-Antoine, Jean-Baptiste e Louis Carrel, il 17 marzo 1882. cfr. Gino Buscaini, Alpi Pennine, vol. II, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1970, pp. 303-304.

SOGGETTO

Sci, Cervino, Ghiacciai, Attrezzature, Alpi Pennine

DESCRIZIONE FISICA

1 neg. b/n gelatina bromuro d'argento su vetro 13 x 18 cm

DOMINIO

Negativo fotografico

NUMERO DI INVENTARIO

F7103

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino