Col des Hirondelles Lino Marini

AUTORE:
Marini, Lino <1924-2005> ( Fotografo )
DATA:

1989


Supporto primario : verso : timbro a inchiostro e iscrizioni a inchiostro : didascaliche, documentarie e indicazione di responsabilità. Supporto secondario : recto : iscrizioni : a matita : didascaliche e documentarie. Cfr: 2.1.837/ 072 - F-21256 ; 2.1.837/ 073 - F-21257.

La stampa fa parte della sottoserie: Monte Bianco (catena) area 4 - Dent de Jetoula - Dent du Géant - Rochefort - Grandes Jorasses - Mont Dolent. Cc 8-9-10, nn. 181-256.

Cfr la variante di stampa: Simbolico e concreto : le linee di roccia e di ghiaccio di Lino Marini / a cura di Enrico Camanni, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sezione di Torino, 1999, p.20 [2.1.837/ 073 - F-21257 nelle collezioni del Museo].

Lino Marini nacque a Cuneo nel 1924. Alla sua attività di professore ordinario di Storia moderna (presso le Università di Torino, Urbino e Bologna), ha affiancato un lavoro fotografico dedicato a temi quali il Massiccio del Monte Bianco, acque, rocce, ghiaccio, granito, soggetti naturali in genere. Suoi contributi critici sono inclusi nei numeri 2 e 4 (1985) di Fotologia (Alinari). Nel 1987 ha ideato l'Archivio fotografico dell'Università di Bologna, che ha gestito fino al 1997. Morì nel 2005 a Bologna. [da Simbolico e concreto : le linee di roccia e di ghiaccio di Lino Marini / a cura di Enrico Camanni, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sezione di Torino, 1999, p.17].

Sul versante italiano il valico è raggiunto dalla coltre crepacciata del ghiacciaio di Fréboudze, rialzata su bastioni di roccia, piuttosto ripida nel tratto finale. Dal lato francese scende sul glacier de Leschaux un canalone di ghiaccio dominato da un seracco sporgente che impedisce la salita diretta. Il toponimo è stato suggerito ai primi salitori dal rinvenimento dei resti di alcune rondini. 1. ascensione: T. S. Kennedy, J. A. G. Marshall e Leslie Stephen con Johann Fischer e Ulrich Almer, che salirono per la costola rocciosa settentrionale. G. Loppé con Henri Devouassoud scelsero invece lo stretto canale separante detta costola dallo sperone che scende dalla quota 3494 m, 14 luglio 1873. Scendendo sul versante italiano le due comitive effettuarono anche la prima traversata del Colle. [da Monte Bianco vol.II / R. Chabod, L. Grivel, S. Saglio, G. Buscaini, Milano : Club alpino italiano : Touring club italiano, 1968, serie: Guida dei monti d'Italia, p. 188].

SOGGETTO

Italia, Valle d'Aosta, Francia, Monte Bianco, Alpi Graie, Catena Rochefort-Grandes Jorasses-Leschaux, Rocce, Haute-Savoie , Materia, Neve, Col des Hirondelles

DESCRIZIONE FISICA

1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 20,5 x 30,4 cm, supporto secondario 30 x 40 cm

DOMINIO

Stampa fotografica

NUMERO DI INVENTARIO

F21258

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino