[Dente del Gigante dalla cresta di Rochefort, 1935] Francesco Ravelli

AUTORE:
Ravelli, Francesco ( Fotografo )
DATA:

2001 [stampa]


Cfr. pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 12,7 x 17,5, collocazione 2.1.773/XIII/003. Cfr. neg. b/n gelatina bromuro d'argento su pellicola 9 x 12 cm, collocazione 2.3.88/XX/003.

Cfr. Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001, p. 61.

Francesco Ravelli (Orlongo 1885 – Torino 1985) detto “Cichìn” cominciò la carriera alpinistica nel 1906 con la salita alla Punta Gnifetti, coltivando contemporaneamente l’hobby per la fotografia, che gli consentì di lasciare ricca documentazione delle sue salite e della loro preparazione. Non solo ripetitore di grandi vie, ma anche scopritore di itinerari nuovi, nel 1909 iniziò il lungo sodalizio con i fratelli Gugliermina, con i quali effettuò numerose prime. Socio CAI di Torino fu ammesso nel CAAI nel 1911, dopo la traversata del Cervino con il fratello Zenone e il cugino Luigi. Attivo fino in tarda età, fu autore di “prime” di importanza storica, tra cui: Monte Bianco per la cresta integrale dell’Innominata con variante diretta; cresta sud ovest dell'Aiguille de Leschaux; Mont Blanc du Tacul dal gran canalone nord-est; Grandes Jorasses dalla cresta des Hirondelles e dalla cresta di Pra Sec; Aiguille de Trélatête dalla parete nord est; Picco Gugliermina; Lyskamm occidentale dalla parete sud; Tagliaferro dalla parete nord; Gr. Arolla dalla parete sud-sud est. I fratelli Ravelli convertirono l’officina meccanica, impiantata a Torino dal padre, in negozio di articoli sportivi con annesso laboratorio di attrezzi alpinistici in Corso Ferrucci 70, da cui uscirono i bivacchi prefabbricati, conosciuti come bivacchi Ravelli. Cfr. Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani, a cura del Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi Cai Torino; schede e selezione dei nomi a cura di Roberto Mantovani, Torino : Giulio Bolaffi editore, 2002, p. 70; Enciclopedia della Valle d'Aosta, Pietro Giglio, Oriana Pecchio, Bologna : Zanichelli, 2005, pp. 337-338; Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001.

La ripresa mostra il Dente del Gigante visto dalla cresta di Rochefort. Il Dente del Gigante (4.014[1] m s.l.m. - la Dent du Géant in francese) è una vetta delle Alpi Graie facente parte del gruppo di Rochefort, situato nella parte settentrionale del massiccio del Monte Bianco, al confine tra Italia e Francia. È situato tra il Colle del Gigante (3.359 m) e le Grandes Jorasses (4.206 m), subito a Nord di Entrèves, sulla dorsale che dal Monte Bianco corre verso il Mont Dolent. La parete settentrionale è a ridosso del Ghiacciaio del Gigante, uno dei rami della Mer de Glace, mentre quella meridionale domina la Val Ferret. La montagna è composta di due vette distanti una trentina di metri: la Punta Sella (4.009 m) a sud-ovest; la Punta Graham (4.014 m) a nord-est. La prima ascensione della Punta Sella fu compiuta il 28 luglio 1882 dalle tre guide valdostane Jean-Joseph Maquignaz, il figlio Baptiste e il nipote Daniel. La prima ascensione della Punta Graham, la più elevata, fu compiuta il 20 agosto 1882 da William Woodman Graham con le guide Alphonse Payot e Auguste Cupelin. Cfr. R. Chabod, L. Grivel, S. Saglio, G. Buscaini, Monte Bianco, vol. II, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1963, p. 54.

SOGGETTO

Francia, Monte Bianco, Alpi Graie, Dente del Gigante, Catena Rochefort-Grandes Jorasses-Leschaux

DESCRIZIONE FISICA

1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 17,8 x 23,8 cm

DOMINIO

Stampa fotografica

NUMERO DI INVENTARIO

F5943

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino