1978
Supporto primario : verso : timbro a inchiostro e iscrizioni a inchiostro : didascaliche, documentarie e indicazione di responsabilità. Supporto secondario : recto : iscrizioni : a matita : didascaliche e documentarie.
La stampa fa parte della sottoserie: Monte Bianco (catena) area 1- Aiguille des Glaciers, Monte Bianco, Aiguille Noire de Peuterey, Aiguille Blanche de Peuterey, Bacino della Brenva, Monte Bianco, M.B. Versante Bossons, Aiguille du Gouter, Dômes de Miage. Cc. 1-2-3, n.1-96.
Cfr la variante: Simbolico e concreto : le linee di roccia e di ghiaccio di Lino Marini / a cura di Enrico Camanni, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sezione di Torino, 1999, p.110.
Nel 1777 il viaggiatore e corrispondente William Coxe scrisse nelle sue lettere: we mounted by the side of the glacier of Bosson, to les Murailles de Glace, so called from their resemblance to walls: they form the large ranges of ice of prodigious thickness and solidity, rising abruptly and parallel to each other. Some of these ranges appeared about a hundred feet high. Near them were pyramids and cone of ice of all forms and sizes, shooting to a very considerable height, in the most beautiful and fantastic shapes." Poi notò che, al suo ritorno nel 1785 "these murailles de glace no longer existed". Nel 1784 circa il ghiacciaio aveva iniziato a ritirarsi; attorno al 1815, tuttavia, ci fu una rinnovata crescita improvvisa e la comunità, spaventata, eresse una croce all'inizio della lingua glaciale; tale croce servì da segno per misurare l'arretramento del ghiacciaio nei successivi 100 anni. Il 20 agosto 1820 una valanga uccise tre guide di Chamonix della spedizione del Dr Joseph Hamel, un naturalista russo. I corpi furono dispersi dopo essere stati travolti e cadere in un crepaccio. Nell'agosto 1861 due dei corpi furono scoperti alla fine del ghiacciaio; a quel tempo due delle guide sopravvissute alla spedizione erano ancora in vita e una, Joseph-Marie Couttet di 72 anni, identificò i resti. [fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Bossons_Glacier]
Lino Marini nacque a Cuneo nel 1924. Alla sua attività di professore ordinario di Storia moderna (presso le Università di Torino, Urbino e Bologna), ha affiancato un lavoro fotografico dedicato a temi quali il Massiccio del Monte Bianco, acque, rocce, ghiaccio, granito, soggetti naturali in genere. Suoi contributi critici sono inclusi nei numeri 2 e 4 (1985) di Fotologia (Alinari). Nel 1987 ha ideato l'Archivio fotografico dell'Università di Bologna, che ha gestito fino al 1997. Morì nel 2005 a Bologna. [da Simbolico e concreto : le linee di roccia e di ghiaccio di Lino Marini / a cura di Enrico Camanni, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sezione di Torino, 1999, p.17]."
Ghiacciai, Boschi, Ghiaccio, Rhône-Alpes, Ghiacciaio dei Bossons, Francia, Monte Bianco, Alpi Graie, Haute-Savoie , Materia, Valle dell'Arve, Neve, Pinacee
1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 26,3 x 20,6 cm, supporto secondario 40 x 30 cm
Stampa fotografica
F21110
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino