Grandes Jorasses, sud Lino Marini

AUTORE:
Marini, Lino <1924-2005> ( Fotografo )
DATA:

1986


Supporto primario : verso : timbro a inchiostro e iscrizioni a inchiostro : didascaliche, documentarie e indicazione di responsabilità. Supporto secondario : recto : iscrizioni : a matita : didascaliche e documentarie. Particolare della massa glaciale.

La stampa fa parte della sottoserie: Monte Bianco (catena) area 4 - Dent de Jetoula - Dent du Géant - Rochefort - Grandes Jorasses - Mont Dolent. Cc 8-9-10, nn. 181-256.

Le Jorasses ripetono, in scala minore, la stessa struttura del Bianco. Presentano, cioè, un versante settentrionale sostanzialmente uniforme ed uno meridionale rotto da potenti contrafforti; hanno così, come il Bianco, la loro maggior massa interamente in territorio italiano. La parete nord delle Jorasses è rocciosa, ripidissima, impressionante: da questo lato le Jorasses, inferiori al Monte Bianco per altezza e grandiosità complessiva, gli sono nettamente superiori per la selvaggia grandezza della muraglia che incombe altissima sul vasto ghiacciaio di Leschaux. La prima ascensione della minore delle due vette gemelle può considerarsi come la prima ascensione della vetta massima, per l'avvenuta felice soluzione del problema di raggiungere la cresta sommitale. Primo salitore può dunque considerarsi E. Whymper, che il 24 giugno 1865 ne raggiunge la punta Ovest -attuale Punta Whymper- per la via normale del Reposoir e dei Rochers Whymper, con Michel Croz, Christian Almer e Franz Biner. Tre anni dopo, il 30 giugno 1868, Horace Walker compie la prima ascensione alla vetta massima, per l'attuale via normale della Punta Walker con Melchior Anderegg, Johann Jaun, Julien Grange. [da R. Chabod, L. Grivel, S. Saglio, G. Buscaini, Guida dei monti d'Italia, Monte Bianco II, Milano : Club alpino italiano : Touring club italiano, 1968, pp.122-124].

Lino Marini nacque a Cuneo nel 1924. Alla sua attività di professore ordinario di Storia moderna (presso le Università di Torino, Urbino e Bologna), ha affiancato un lavoro fotografico dedicato a temi quali il Massiccio del Monte Bianco, acque, rocce, ghiaccio, granito, soggetti naturali in genere. Suoi contributi critici sono inclusi nei numeri 2 e 4 (1985) di Fotologia (Alinari). Nel 1987 ha ideato l'Archivio fotografico dell'Università di Bologna, che ha gestito fino al 1997. Morì nel 2005 a Bologna. [da Simbolico e concreto : le linee di roccia e di ghiaccio di Lino Marini / a cura di Enrico Camanni, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sezione di Torino, 1999, p.17].

SOGGETTO

Ghiaccio, Italia, Valle d'Aosta, Monte Bianco, Grandes Jorasses, Alpi Graie, Catena Rochefort-Grandes Jorasses-Leschaux, Materia, Astrazione

DESCRIZIONE FISICA

1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 20,5 x 30,5 cm, supporto secondario 30 x 40 cm

DOMINIO

Stampa fotografica

NUMERO DI INVENTARIO

F21238

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino