[Gruppo del Monte Bianco: Aiguille du Plan, Aiguille du Midi, Mont Blanc du Tacul] [Autore non identificato]

DATA:

Agosto 1977


Serie composta da 13 diapositive di cui solo le diapositive 009-010 riportano la data (AGO 77) sullo chassis, mentre le diapositive 001-008, 011-013 sono senza data. Al recto dello chassis delle diapositive 012-013 iscrizioni didascaliche manoscritte. La digitalizzazione allegata corrisponde alla diapositiva 012.

L'Aiguille du Plan (3.673 m s.l.m.) fa parte della Catena delle Aiguilles de Chamonix. La prima ascensione è stata realizzata da James Eccles con le guide Alphonse e Michel Payot nel 1871. Oggi la vetta è raggiungibile partendo dalla prima stazione della funivia che arriva all'Aiguille du Midi oppure partendo dal Rifugio Plan de l'Aiguille. Tra le cime della Catena Aiguilles de Chamonix la guglia più alta è l'Aiguille du Midi (3.842 m), situata nella parte settentrionale del massiccio del Monte Bianco e raggiungibile con una funivia che parte da Chamonix. La prima ascensione della cima Nord fu compiuta da Antoni Malczewski, Jean-Michel Balmat e altre cinque guide il 4 agosto 1818. La cima Sud, la più elevata, fu invece raggiunta da Alexandre Devouassoux, Ambroise e Jean Simond il 5 agosto 1856 .

Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un'importante alpinista italiano. La sua attività alpinistica è stata pioneristica, essendo tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio. A partire dalla fine degli anni Settanta compie molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna. Negli anni settanta fa parte del movimento del Nuovo Mattino", ambiente in cui frequenta tra gli altri Gian Piero Motti e Danilo Galante. Sono gli anni delle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa. Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e ne diviene presto protagonista. Grassi inoltre riesce a portare la tecnica delle cascate in alta montagna e diviene specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove solo d'inverno la neve e il ghiaccio creano una via di salita. A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve. Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco)."

SOGGETTO

Alpinismo, Ghiacciai, Grassi, Gian Carlo <1947-1991>, Neve, Alpinisti, Francia, Monte Bianco, Aiguille du Midi, Alpi Graie, Catena delle Aiguilles de Chamonix, Aiguille du Plan, Mont Blanc du Tacul

DESCRIZIONE FISICA

13 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati 24 x 36 mm

DOMINIO

Diapositive o trasparenti

NUMERO DI INVENTARIO

F16323

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino