[1980-1991 circa]
Serie composta da 2 diapositive su chassis. Iscrizioni a inchiostro sulle diapositive: 001: Périades" e sul retro "Zanoni Giulia"; 002: "Arête des Cosmiques" e sul retro "Zanoni Giulia". La digitalizzazione allegata corrisponde alla diapositiva 002.
L'Aiguille du Midi è la guglia più alta (3842 metri) delle Aiguilles de Chamonix, situata nella parte settentrionale del massiccio del Monte Bianco ed è stata una delle prime cime importanti delle Alpi ad essere scalata. La prima ascensione della cima Nord fu compiuta il 4 agosto 1818 da Antoni Malczewski, Jean-Michel Balmat e cinque altre guide. La cima Sud, la più elevata, fu invece raggiunta il 5 agosto 1856 da Alexandre Devouassoux, Ambroise e Jean Simond. Les Aiguilles des Périades sono una serie di guglie rocciose del Massiccio del Monte Bianco che si trovano in Alta Savoia (Francia), all'interno del Gruppo di Rochefort. Riferimenti bibliografici: - 1: Settori Monte Bianco, Vallée Blanche, Aiguille de Chamonix / François Labande. - Roma: Edizioni Mediterranee, 1988, p. 142-151.
La prima salita all'Arête des Cosmiques, una delle creste più note dell'Aiguille du Midi, è stata effettuata il 2 agosto 1911 da G. e M. Finch. Riferimenti bibliografici: - 1: Settori Monte Bianco, Vallée Blanche, Aiguille de Chamonix / François Labande. - Roma: Edizioni Mediterranee, 1988, p. 148.
Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un'importante alpinista italiano. La sua attività alpinistica è stata pioneristica, essendo tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio. A partire dalla fine degli anni Settanta compie molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna. Negli anni settanta fa parte del movimento del "Nuovo Mattino", ambiente in cui frequenta tra gli altri Gian Piero Motti e Danilo Galante. Sono gli anni delle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa. Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e ne diviene presto protagonista. Grassi inoltre riesce a portare la tecnica delle cascate in alta montagna e diviene specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove solo d'inverno la neve e il ghiaccio creano una via di salita. A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve. Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco). "
Ghiaccio, Attrezzature, Alpinismo su roccia, Alpinisti, Francia, Monte Bianco, Aiguille du Midi, Alpi Graie, Les Périades
2 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati 24 x 36 mm
Diapositive o trasparenti
F17331
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino