[Gruppo del Monte Bianco: Mont Blanc du Tacul, Couloir Jager] [Autore non identificato]

DATA:

Agosto 1977


Serie composta da 21 diapositive di cui le diapositive 003-007, 009-012 riportano la data (AGO 77) sullo chassis, mentre le diapositive 001-002, 008, 013-021 sono senza data. Al recto dello chassis delle diapositive 001-003, 011, 021 iscrizioni didascaliche manoscritte. La digitalizzazione allegata corrisponde alla diapositiva 021.

Il versante orientale della spalla nord del Mont Blanc du Tacul è formato da pilastri rocciosi alternati a canali ghiacciati alti fino a 700 metri. Tra questi il Couloir Jager, un canale ghiacciato parallelo al Canalone Gervasutti, dal quale è saperato solo da una costola rocciosa. La prima ascensione del canale è stata realizzata da P. Barthélémy e Claude Jager il 12 giugno 1964 (cfr. Guida dei Monti d'Italia, Monte Bianco, Volume I, p. 351)

Gian Carlo Grassi nacque a Condove nel 1946. E' stato una guida alpina e un'importante alpinista italiano. La sua attività alpinistica è stata pioneristica, essendo tra i primi in Italia a dedicarsi al cascatismo e all'arrampicata su ghiaccio. A partire dalla fine degli anni Settanta compie molte prime salite su cascate e goulotte in alta montagna. Negli anni settanta fa parte del movimento del Nuovo Mattino", ambiente in cui frequenta tra gli altri Gian Piero Motti e Danilo Galante. Sono gli anni delle vie d'arrampicata in Valle Orco, sul Caporal e sul Sergent, e dell'arrampicata sui massi erratici della bassa Val di Susa. Verso la fine degli anni settanta Grassi si appassiona alla nascente scalata delle cascate di ghiaccio e ne diviene presto protagonista. Grassi inoltre riesce a portare la tecnica delle cascate in alta montagna e diviene specialista della salita dei cosiddetti couloir fantasma, canaloni dove solo d'inverno la neve e il ghiaccio creano una via di salita. A quarantaquattro anni, ancora nel pieno della sua attività alpinistica, Grassi perde la vita il 1º aprile 1991 dopo aver salito una cascata di ghiaccio sul Monte Bove, nei Monti Sibillini, per il distacco di una cornice di neve. Nel 2011 gli viene dedicato il nuovo Bivacco Giuseppe Lampugnani al colle Eccles (Monte Bianco)."

SOGGETTO

Alpinismo, Ghiacciai, Neve, Alpinismo su roccia, Alpinisti, Monte Bianco, Alpi Graie, Mont Blanc du Tacul

DESCRIZIONE FISICA

21 pos. col. su pellicola (diapositive) intelaiati 24 x 36 mm

DOMINIO

Diapositive o trasparenti

NUMERO DI INVENTARIO

F16322

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino