2001 [stampa]
Per il negativo corrispondente cfr. 2.3.110/III/001.
Francesco Ravelli (Orlongo 1885 – Torino 1985) detto “Cichìn” cominciò la carriera alpinistica nel 1906 con la salita alla Punta Gnifetti, coltivando contemporaneamente l’hobby per la fotografia, che gli consentì di lasciare ricca documentazione delle sue salite e della loro preparazione. Non solo ripetitore di grandi vie, ma anche scopritore di itinerari nuovi, nel 1909 iniziò il lungo sodalizio con i fratelli Gugliermina, con i quali effettuò numerose prime. Socio CAI di Torino fu ammesso nel CAAI nel 1911, dopo la traversata del Cervino con il fratello Zenone e il cugino Luigi. Attivo fino in tarda età, fu autore di “prime” di importanza storica, tra cui: Monte Bianco per la cresta integrale dell’Innominata con variante diretta; cresta sud ovest dell'Aiguille de Leschaux; Mont Blanc du Tacul dal gran canalone nord-est; Grandes Jorasses dalla cresta des Hirondelles e dalla cresta di Pra Sec; Aiguille de Trélatête dalla parete nord est; Picco Gugliermina; Lyskamm occidentale dalla parete sud; Tagliaferro dalla parete nord; Gr. Arolla dalla parete sud-sud est. I fratelli Ravelli convertirono l’officina meccanica, impiantata a Torino dal padre, in negozio di articoli sportivi con annesso laboratorio di attrezzi alpinistici in Corso Ferrucci 70, da cui uscirono i bivacchi prefabbricati, conosciuti come bivacchi Ravelli. Cfr. Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani, a cura del Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi Cai Torino; schede e selezione dei nomi a cura di Roberto Mantovani, Torino : Giulio Bolaffi editore, 2002, p. 70; Enciclopedia della Valle d'Aosta, Pietro Giglio, Oriana Pecchio, Bologna : Zanichelli, 2005, pp. 337-338; Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001.
La ripresa è dedicata all'inaugurazione del Rifugio Alfredo Rivetti del 1935, situato nel comune di Andorno Micca, anche se il centro abitato più vicino è quello di Piedicavallo, in valle Cervo, nelle Alpi Biellesi, a 2.150 m s.l.m. Nel 1909 la direzione del C.A.I. di Biella, presieduta da Maurizio Sella, decise lo stanziamento di Lire 500 «quale primo contributo per la costruzione di un rifugio, sia pur modesto, nei pressi della Mologna Grande, per valorizzare un angolo delle nostre montagne a torto trascurato» (Annuario C.A.I. 1945"); un ulteriore impulso in tale direzione venne dalla tragica morte di due alpinisti biellesi, Alfredo Rivetti ( della importante famiglia di imprenditori tessili biellesi ) e Giovanni Edelmann, travolti da una valanga poche centinaia di metri sotto il Colle della Mologna Grande(24 dicembre 1911). Viene anche detto "rifugio Rivetti alla Mologna Grande" in quanto si trova ai piedi del colle della Mologna Grande, colle che collega la valle Cervo con la valle del Lys."
Prealpi Biellesi, Rifugi, Edifici, Persone, Piedicavallo, Rifugio Alfredo Rivetti
1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 8,8 x 12,8 cm
Stampa fotografica
F5799
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino