Martello Jerzy Kukuczka

AUTORE:
Kukuczka, Jerzy <1948-1989> ( Produttore )
DATA:

[1965-1975 circa]


Martello fatto a mano da Jerzy Kukuczka (1948-1989) alpinista polacco e utilizzato per piccole pareti e salite nelle Dolomiti fra il 1965 e il 1975.

Il 1 dicembre 1987 Jerzy Kukuczka ha donato questo martello al Museo Nazionale della Montagna di Torino. Riferimenti bibliografici: - Collezionisti di montagne : Museo Nazionale della Montagna, a Torino dal 1874 / a cura di Aldo Audisio e Veronica Lisino. - Scarmagno : Priuli & Verlucca, 2014, p. 208.

Józef Jerzy Kukuczka noto per le sue imprese d'alta quota è l'unica persona al mondo che ha scalato due ottomila in un inverno e il primo alpinista a scalare in invernale quattro ottomila: il Dhaulagiri e il Cho Oyu nel 1985, il Kanchenjunga nel 1986 e l'Annapurna nel 1987, di cui tre in prima assoluta (Il Cho Oyu fu una ripetizione effettuata tre giorni dopo rispetto alla prima assoluta). Nello scalare i quattordici ottomila ha aperto dieci nuove vie, e per quattro volte ha raggiunto la vetta in inverno. Nel 1986 ha scalato il K2 aprendo, con Tadeusz Piotrowski, una nuova via sulla parete sud (la Via Polacca"), che risulta essere la più difficile poiché estremamente esposta alle valanghe e molto pericolosa, oltre che estremamente impegnativa del punto di vista tecnico, definita da Reinhold Messner una "via suicida". Kukuczka ha scalato tutti gli ottomila usando l'ossigeno supplementare solo occasionalmente sull'Everest, durante la prima ascensione del Pilastro Sud. In soli 8 anni, Kukuczka ha portato a termine le seguenti quindici spedizioni: 1979, Lhotse (via normale); 1980, Everest (nuova via con Andrzej Czok); 1981, Makalu (nuova via, in solitaria; 1982: Broad Peak (via normale, in stile alpino); 1983, Gasherbrum II (nuova via, in stile alpino); 1983, Gasherbrum I (nuova via, in stile alpino); 1984, Broad Peak (nuova via, in stile alpino); 1985, Dhaulagiri (prima ascesa invernale con Andrzej Czok); 1985, Cho Oyu (invernale, con Andrzej Heinrich, nuova via); 1985, Nanga Parbat (nuova via); 1986, Kangchenjunga (prima ascesa invernale con Krzysztof Wielicki); 1986, K2 (nuova via, in stile alpino); 1986, Manaslu (nuova via, in stile alpino); 1987, Annapurna (prima ascesa invernale con Artur Hajzer); 1987, Shisha Pangma (nuova via, in stile alpino). Morì scalando l'inviolata parete sud del Lhotse, in Nepal: a 8.200 metri di altezza una corda usata, che aveva comprato in un mercato di Kathmandu, si ruppe di colpo facendolo cadere nel precipizio. Il suo corpo fu ritrovato solo 3.000 metri più in basso, sepolto in un crepaccio. Kukuczka è considerato uno dei migliori alpinisti di sempre. Riferimenti bibliografici: - Il mio mondo verticale / Jerzy Kukuczka. - Milano : Corriere della Sera : Club alpino italiano, 2014; - Jerzy Kukuczka : un grande tra i giganti della Terra / biografia ufficiale a cura di Cecylia Kukuczka. - Lecco : Alpine studio, 2012; - Al quattordicesimo cielo / Jerzy Kukuczka ; colloquio con l'alpinista a cura di Tomasz Malanowski. - Milano : Mursia, 1990."

SOGGETTO

Dolomiti, Ascensioni alpinistiche, Kukuczka, Jerzy <1948-1989>, Martelli

DESCRIZIONE FISICA

1 martello 27 x 12 cm

DOMINIO

Manufatti (in generale)

NUMERO DI INVENTARIO

OG376

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino