[1899 circa]
Microscopio in ottone e vetro, con cassetta da trasporto in legno (20 x 16 x 34 cm), della ditta Fratelli Koristka S.A. di Milano, utilizzato per studi e ricerche da Pietro Achille Cavalli Molinelli (1865-1958) che prestò servizio in marina come capitano medico e fu chiamato dal Duca degli Abruzzi sulla Stella Polare" per l'esplorazione del Polo Nord, contribuendo in maniera determinante al successo della spedizione.
A poco meno di un secolo dall'avventura polare del Duca degli Abruzzi, 1899-1900, tra agosto e settembre del 1994, una piccola spedizione dell'Associazione Grande Nord di Torino ha soggiornato per alcune settimane nell'Arcipelago di Francesco Giuseppe, spingendosi fino alla baia di Tepliz, dell'isola del Principe Rodolfo, dove la nave "Stella Polare" della Spedizione, rimase incagliata nel ghiaccio. Localizzati i resti del deposito di carbone della Spedizione, l'Associazione Grande Nord ha esplorato il litorale rinvenendo numerosi reperti e cimeli. Una parte dei materiali raccolti è stata donata al Museo Nazionale della Montagna di Torino (http://www.associazionegrandenord.it/cosa-abbiamo-fatto/zemlya-frantsa-josifa-94). Riferimenti bibliografici: - Collezionisti di montagne : Museo Nazionale della Montagna, a Torino dal 1874 / a cura di Aldo Audisio e Veronica Lisino. - Scarmagno : Priuli & Verlucca, 2014, p. 89; - Collezioni : spedizioni del Duca degli Abruzzi. - Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 1995, p. 37.
La spedizione partì da Cristiania (l'attuale Oslo) il 12 settembre 1899, a bordo della "Stella Polare", baleniera e nave da esplorazione. I componenti della spedizione erano venti, undici italiani e nove norvegesi, comandante, Luigi Amedeo di Savoia, tenente di vascello della Regia Marina, di 26 anni. Scopo della spedizione era quello di portarsi con la "Stella Polare" nel punto più settentrionale che fosse possibile raggiungere via mare. Purtroppo nella baia di Teplitz la nave rimase incagliata nel ghiaccio, subendo seri danni allo scafo e rimanendo inclinata su di un lato. Pertanto il campo base fu stabilito sul pack (strato di ghiaccio marino derivato dallo sgretolamento della banchisa). L’inverno particolarmente rigido portò a Luigi Amedeo di Savoia il congelamento e la conseguente amputazione di due falangi e il comando della marcia passò a Umberto Cagni e gli uomini vennero divisi in tre gruppi. Fu il gruppo formato dal comandante Cagni, il marinaio Canepa e le guide valdostane Petigax e Fenoillet, che il 25 aprile 1900, tra mille difficoltà, raggiunse gli 86° e 34' di latitudine nord, superando il record di Fridtjof Nansen di 21', arrivando a soli 381 km dal Polo Nord. Il gruppo di Cagni raggiunse il 23 giugno 1900 il campo base, dopo aver percorso 1400 chilometri in 104 giorni. La Stella Polare, dopo essere stata disincagliata dal ghiaccio e riparata, lasciò la baia di Teplitz il 16 agosto diretta in Norvegia dove arrivò ad Oslo l'11 settembre. A parte il primato geografico raggiunto, poté fare rientro in Italia con una ricca serie di osservazioni e dati scientifici, circa lo studio della meteorologia e delle maree, la misura dell'accelerazione di gravità e del magnetismo, oltre a raccolte di mineralogia e di botanica polare. Riferimenti bibliografici: - La stella polare nel Mare Artico : 1899-1900 / Luigi Amedeo di Savoia ; [con la collaborazione di] U. Cagni, A. Cavalli Molinelli. - Milano : Ulrico Hoepli, 1903; - Spedizione italiana nel Mare artico sulla Stella Polare : conferenza di s.a.r. il duca degli Abruzzi e del comandante Umberto Cagni, tenuta in Roma sotto gli auspici della Società geografica italiana (14 gennaio 1901). - Roma : Società Geografica Italiana, 1901."
Savoia, Luigi Amedeo : di , Spedizioni polari, Polo Nord, Microscopi, Cavalli Molinelli, Pietro Achille <1865-1958>
1 microscopio 15 x 10 x 23 cm
Manufatti (in generale)
OG370
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino