Stampa a contatto da negativo originale. Per il negativo corrispondente confrontare collocazione 2.3.66/X/007
Data attribuita al confronto bibliografico, cfr. Il laboratorio dell'alpinismo: Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino: Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001, e attraverso l'età delle persone ritratte
La stampa raffigura Francesco Ravelli con la moglie Maria Fino presso il Rifugio Lorenzo Bozano situato nel comune di Valdieri (CN), in valle Gesso, nelle Alpi Marittime, a 2453 m s.l.m. Si trova all'interno del Parco naturale delle Alpi Marittime. Il rifugio fu inaugurato il 14 agosto 1921. Negli anni successivi fu più volte ampliato, e divenne un punto di riferimento classico per le ascensioni al Corno Stella. Nel 2001 il vecchio rifugio storico è stato sostituito da una struttura completamente nuova; parte delle espansioni preesistenti sono state inglobate nella nuova struttura, mentre il nucleo della vecchia costruzione è stato adibito a rifugio invernale. Il rifugio è intitolato a Lorenzo Bozano, noto alpinista ligure e animatore degli sport alpini nei primi anni del XX secolo, presidente della sezione di Genova nonché socio fondatore del CAAI.
Francesco Ravelli (Orlongo 1885 – Torino 1985) detto “Cichìn” cominciò la carriera alpinistica nel 1906 con la salita alla Punta Gnifetti, coltivando contemporaneamente l’hobby per la fotografia, che gli consentì di lasciare ricca documentazione delle sue salite e della loro preparazione. Non solo ripetitore di grandi vie, ma anche scopritore di itinerari nuovi, nel 1909 iniziò il lungo sodalizio con i fratelli Gugliermina, con i quali effettuò numerose prime. Socio CAI di Torino fu ammesso nel CAAI nel 1911, dopo la traversata del Cervino con il fratello Zenone e il cugino Luigi. Attivo fino in tarda età, fu autore di “prime” di importanza storica, tra cui: Monte Bianco per la cresta integrale dell’Innominata con variante diretta; cresta sud ovest dell'Aiguille de Leschaux; Mont Blanc du Tacul dal gran canalone nord-est; Grandes Jorasses dalla cresta des Hirondelles e dalla cresta di Pra Sec; Aiguille de Trélatête dalla parete nord est; Picco Gugliermina; Lyskamm occidentale dalla parete sud; Tagliaferro dalla parete nord; Gr. Arolla dalla parete sud-sud est. I fratelli Ravelli convertirono l’officina meccanica, impiantata a Torino dal padre, in negozio di articoli sportivi con annesso laboratorio di attrezzi alpinistici in Corso Ferrucci 70, da cui uscirono i bivacchi prefabbricati, conosciuti come bivacchi Ravelli. Cfr. Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani, a cura del Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi Cai Torino; schede e selezione dei nomi a cura di Roberto Mantovani, Torino : Giulio Bolaffi editore, 2002, p. 70; Enciclopedia della Valle d'Aosta, Pietro Giglio, Oriana Pecchio, Bologna : Zanichelli, 2005, pp. 337-338; Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001.
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1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 9 x 12,5 cm
Stampa fotografica
F7063
Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino
Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino