Sci italiano. Modello Olimpionico ⁄ Persenico

AUTORE:
Persenico ( Produttore )
DATA:

[1928 ca.]


Sci italiano, prodotto da Persenico, con modello Olimpionico. In legno di hickory, presenta un timbro inciso con il nome dei rivenditori, Fratelli Ravelli. La forma allungata della punta permette di agganciare agevolmente le pelli di foca. Privo di attacco, lo sci mostra con evidenza il rinforzo a metà lunghezza dato da una modanatura bombata chiamata “falcatura”. L'azienda Persenico fu una delle prime fabbiriche italiane di sci: la sua fondazione risale al 1908 grazie a Raimondo Persenico, con il marchio Sarp (Società Anonima Raimondo Persenico). Negli anni '30 l'azienda si ingrandisce e cambia nome (Persenico Fratelli Carlo e Alfredo). Due talentuosi sciatori locali, Erminio Sertorelli, campione olimpico a Lake Placid nel 1932, e Giacinto Sertorelli, nel 1936 argento ai Mondiali di Chamonix, fanno crescere la stima nei suoi confronti. Nella Seconda Guerra Mondiale i Persenico sono ai piedi delle truppe alpine. Dopo alcuni anni di attività il nome si diffonde grazie al modello per agonismo “Derby 020”, prodotto a mano seguendo i vecchi sistemi artigianali. Passata di proprietà alla Questor, la fabbrica diventa popolare tanto da poter produrre delle attrezzature per la nazionale italiana di sci, in particolare per Gustav Thoeni. Quest'ultimo nel 1970 vince la prima gara e il marchio, ormai diventato Spalding, si trasforma davvero in un’industria, grazie a vere e proprie sponsorizzazioni tecniche, ampiamente ripagate dagli aumenti delle vendite dell’attrezzatura. Dopo alti e bassi e cambi di proprietà, la Spalding torna al successo, anche grazie alla produzione di snowboard. Riferimenti bibliografici: L. Bolognini. Quando Thoeni vinceva tutto volando su quei mitici sci, in La Repubblica" del 12/8/2001."

SOGGETTO

Sci, Sci

DESCRIZIONE FISICA

sci 220 x 9 cm

DOMINIO

Manufatti (in generale)

NUMERO DI INVENTARIO

OG291

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino