[Strada per Valgrisenche] Francesco Ravelli

AUTORE:
Ravelli, Francesco ( Fotografo )


Stampa a contatto da negativo originale. Per il negativo corrispondente confrontare collocazione 2.3.66/VIII/010

Data attribuita al confronto bibliografico, cfr. Il laboratorio dell'alpinismo: Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino: Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001

Francesco Ravelli (Orlongo 1885 – Torino 1985) detto “Cichìn” cominciò la carriera alpinistica nel 1906 con la salita alla Punta Gnifetti, coltivando contemporaneamente l’hobby per la fotografia, che gli consentì di lasciare ricca documentazione delle sue salite e della loro preparazione. Non solo ripetitore di grandi vie, ma anche scopritore di itinerari nuovi, nel 1909 iniziò il lungo sodalizio con i fratelli Gugliermina, con i quali effettuò numerose prime. Socio CAI di Torino fu ammesso nel CAAI nel 1911, dopo la traversata del Cervino con il fratello Zenone e il cugino Luigi. Attivo fino in tarda età, fu autore di “prime” di importanza storica, tra cui: Monte Bianco per la cresta integrale dell’Innominata con variante diretta; cresta sud ovest dell'Aiguille de Leschaux; Mont Blanc du Tacul dal gran canalone nord-est; Grandes Jorasses dalla cresta des Hirondelles e dalla cresta di Pra Sec; Aiguille de Trélatête dalla parete nord est; Picco Gugliermina; Lyskamm occidentale dalla parete sud; Tagliaferro dalla parete nord; Gr. Arolla dalla parete sud-sud est. I fratelli Ravelli convertirono l’officina meccanica, impiantata a Torino dal padre, in negozio di articoli sportivi con annesso laboratorio di attrezzi alpinistici in Corso Ferrucci 70, da cui uscirono i bivacchi prefabbricati, conosciuti come bivacchi Ravelli. Cfr. Catalogo Bolaffi dei grandi alpinisti piemontesi e valdostani, a cura del Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi Cai Torino; schede e selezione dei nomi a cura di Roberto Mantovani, Torino : Giulio Bolaffi editore, 2002, p. 70; Enciclopedia della Valle d'Aosta, Pietro Giglio, Oriana Pecchio, Bologna : Zanichelli, 2005, pp. 337-338; Il laboratorio dell'alpinismo : Francesco Ravelli e la fotografia di montagna, a cura di Giuseppe Garimoldi e Alessandra Ravelli, Torino : Museo nazionale della montagna Duca degli Abruzzi : Club alpino italiano. Sez. di Torino, 2001.

La stampa raffigura la strada per Valgrisenche, comune italiano sparso di 190 abitanti della Valle d'Aosta, posto nella parte sommitale dell'omonima valle. Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis. Pur avendo una superficie di oltre 100km² solo una piccola parte (il fondovalle) è utilizzabile a causa della presenza dei rilievi montuosi che occupano la gran parte del territorio comunale. Il comune è attraversato dalla Dora di Valgrisenche, tributario di destra della Dora Baltea. L'Aiguille de la Grande Sassière a 3751 metri è il punto più alto e si trova lungo sul confine tra Italia e Francia.

SOGGETTO

Boschi, Strade, Alberi, Gallerie, Valle d'Aosta, Alpi Graie, Valgrisenche, Automobili, Rocce

DESCRIZIONE FISICA

1 pos. b/n gelatina bromuro d'argento su carta 9 x 12,5 cm

DOMINIO

Stampa fotografica

NUMERO DI INVENTARIO

F7061

LUOGO DI CONSERVAZIONE

Museo Nazionale della Montagna - CAI Torino

CATALOGATO DA

Museo Nazionale della Montagna - CAI - Torino